mercoledì 6 aprile 2016

Morti sospetti in ospedale a Piombino, la procura ora vuole riesumare otto corpi

Sotto accusa lʼinfermiera Fausta Bonino, 55 anni, accusata di omicidio. Lei si proclama innocente


Non si fermano le indagini sulle 13 morti sospette nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino (Livorno). Per i decessi è stata arrestata l'infermiera Fausta Bonino. La procura ha annunciato, infatti, l'intenzione di chiedere la riesumazione di otto corpi per avere la conferma della presenza di eparina o di altri farmaci usati per uccidere.

Difesa richiede i domiciliari - La difesa di Fausta Bonino ha chiesto lunedì al termine dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, nel carcere di Pisa, l'applicazione degli arresti domiciliari per la sua assistita. "Meglio i domiciliari - ha spiegato il legale - C'è rischio per la sua incolumità visto che il clamore mediatico di questa vicenda ha determinato la condanna unanime dell'opinione pubblica nei suoi confronti".

"Giuro sui miei figli che sono innocente", aveva detto la Bonino durante 'interrogatorio davanti al gip nel carcere di Pisa. Il Nas sta sentendo in questi giorni familiari, parenti e amici delle vittime e tutte le persone potenzialmente informate sui fatti. A Piombino i parenti di alcune vittime si stanno coordinando per dare mandato ai propri avvocati per seguire la vicenda.


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