venerdì 1 aprile 2016

Milano, l'ergastolo dorato del boss Cavorsi: degenza da 3 mln in 15 anni

Il numero uno della Sacra Corona Unita, costretto su una sedia a rotelle, sconta la sua condanna per tre omicidi all'ospedale Niguarda di Milano: camera doppia uso singola, Tv, cellulare, visite...


E' un ergastolo dorato quello che sta scontando da 15 anni Francesco Cavorsi, boss della Sacra Corona Unita, condannato alla massima pena per tre omicidi commessi negli anni '90. Da tre mesi il mafioso è tornato all'ospedale Niguarda di Milano, che era stato costretto a lasciare nel 2014, dopo 13 anni di degenza e in seguito allo scandalo scoppiato intorno alla sua "particolare" detenzione. Ora, di nuovo, si trova in una camera doppia uso singola, con tv, cellulare, nessun piantonamento e visite di parenti e amici, per un costo di 700 euro al giorno che in 15 anni di pena sono diventati 3 milioni e mezzo di euro a carico dello Stato.

Quando nel 2014 scoppiò lo scandalo del boss in ospedale a 700 euro al giorno, perché incompatibile per motivi di salute alla vita carceraria ma libero di fare ciò che voleva, anche la politica si mobilitò e così si trovò un'altra sistemazione, meno dispendiosa per lo Stato: una casa popolare. 

Ma, da tre mesi, Cavorsi è tornato nella sua stanza del Niguarda, mentre si batte cassa: da quindici anni pesa sul bilancio nazionale per 235mila euro l'anno, tre milioni e mezzo di euro.


cronache criminali

Nessun commento:

Posta un commento